Novara di Sicilia
Il borgo è iscritto all’Associazione “I Borghi più Belli d’Italia”.
Si trova al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani ed ha un territorio comunale di circa 48 km².
Il borgo sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l’antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia.
e piccole case affastellate, la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l’eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d’impronta medievale.
Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l’architettura del centro storico.
L’antico Castello, di cui oggi restano i ruderi, era situato su una rupe a strapiombo che conserva immutata la propria bellezza, anche se la sommità del poggio non è stata protetta da sconsiderati interventi edilizi. Dalla cima si gode l’ampiezza della vallata che scende verso il mare, spingendo lo sguardo sino all’orizzonte si vedono le isole Eolie.
La via Dante Alighieri collega l’area del Castello al sottostante Duomo di Santa Maria Assunta (secolo XVI), raggiungibile anche percorrendo la via lastricata che inizia dalla piazza principale.
A 5 km da Novara resiste l’Abbazia di Santa Maria La Noara fondata nel secolo XII da Sant’Ugo Abate sotto re Ruggero II, prima edificazione cistercense in Sicilia.
Vi si parla un antico dialetto gallo-italico. Gli abitanti di Novara sono infatti discendenti dei coloni e dei soldati provenienti dall'Italia settentrionale e dalla Francia meridionale che si stanziarono in queste zone con la conquista normanna della Sicilia.
All'interno del borgo vengono organizzati festival, mostre, fiere, conferenze e concerti che mettano in risalto il patrimonio artistico e architettonico, quello culturale tradizionale, storico, eno-gastronomico, dialettale, coinvolgendo nelle manifestazioni gli abitanti e le istanze locali, i comuni, le scuole, le associazioni culturali, i poeti e i musicisti locali.
(English)
Novara di Sicilia
The village is enrolled in the Association "I Borghi più Belli d'Italia".
It is located on the border between the Nebrodi and Peloritani mountains and has a municipal area of approximately 48 km².
The village stands on the slope of the mountain from which you can see the ancient Tindari, in an enchanting natural scenery downstream of an imposing spur of rock.
The small huddled houses, the texture of alleys and alleys sometimes topped by arches, the decorations of the facades, the elegance of the buildings, the sumptuousness of the churches give charm to a medieval urban layout.
The streets, mostly paved in cobblestone tight between two longitudinal rows of local sandstone, contribute to enhancing the architecture of the historic center.
The ancient Castle, of which the ruins remain today, was located on a sheer cliff that retains its beauty unchanged, even if the top of the hill has not been protected by thoughtless building works. From the top you can enjoy the breadth of the valley that descends towards the sea, pushing the gaze to the horizon you can see the Aeolian islands.
"Dante Alighieri” road connects the Castle area to the underlying Cathedral of “Santa Maria Assunta” (16th century), which can also be reached along the paved street that starts from the main square.
At 5 km from Novara the Abbey of “Santa Maria La Noara” resists, founded in the XII century by Sant’Ugo Abate under King Ruggero II, the first Cistercian building in Sicily.
An ancient Gallo-Italian dialect is spoken there. The inhabitants of Novara are in fact descendants of settlers and soldiers from northern Italy and southern France who settled in these areas with the Norman conquest of Sicily.
Festivals, exhibitions, fairs, conferences and concerts are organized inside the village which highlight the artistic and architectural heritage, the traditional cultural, historical, gastronomic and dialectal ones, involving local inhabitants and local authorities in the events. schools, cultural associations, local poets and musicians.