La Vara di Messina. Una storia di fede lunga 500 anni
dal 1 al 31 agosto
Torna dopo un'assenza di due anni a causa del covid, la festa, molto amata dai messinesi e che richiama un folto numero di visitatori e turisti: la Vara di Messina, in occasione dei festeggiamenti per la Madonna Assunta, del 15 agosto, molto conosciuta e apprezzata.
Le sue origini risalgono al 1535 quando nacque come carro trionfale per salutare l'ingresso in città dell'imperatore Carlo V, vittorioso dalle battaglie di Tunisi e La Goletta contro Ariadeno Barbarossa. Poi, il carro fu trasformato in carro processionale per la festa dell'Assunta.
La macchina devozionale è a forma piramidale. Essa raffigura dal basso verso l’alto l’Assunzione dell‘anima della Vergine in cielo.
Nella base, denominata cippo, una bara a rappresentare la morte di Maria, mentre in cima è riprodotto il Paradiso, e, secondo la concezione tolemaica dell’universo, al centro è la terra, mentre il sole e la luna, e i pianeti gravitano attorno ad essa. Al di sopra è rappresentato il globo terracqueo con le stelle fisse ed, infine, la figura di Cristo che con la mano destra solleva verso il cielo l’anima di Maria. L'intera struttura è attorniata da angioletti.
La processione inizia a Piazza Castronovo, trascinata da una moltitudine di persone, capicorda, vogatori e timonieri, che, vestiti di bianco e con fascia azzurra ai fianchi, e guidati dal capo Vara, al grido di Viva Maria, trascinano sul selciato bagnato il carro devozionale, che presenta a tale scopo dei pattini in acciaio. Prosegue lungo la Via Garibaldi, e, arrivata all'incrocio con la via I Settembre, effettuando una delicata manovra chiamata "girata", proseguirà lungo quest'ultima via, in direzione di Piazza Duomo.
Il programma della festa della vara, comprende anche altre manifestazioni, come la passeggiata dei Giganti, Mata e Grifone, il cammello, nonché mostre e conferenze.
Di seguito la locandina con il programma