... Nel dipinto sono presenti quadrettature, veline sovramesse con la tecnica del collage e testi scritti a matita con riflessioni sull’origine della specie. Troviamo inoltre opere di artisti messinesi fra cui le sculture in pietra lavica "Trinacria" di Mazzullo e "L' isola spaccata" di Morganti, un omaggio alla Sicilia terra di Miti e di Cultura. Di Giò Pomodoro ammiriamo il “Carro e il Sole”, egli è uno dei più importanti scultori astrattisti a livello internazionale del xx sec. L’opera è realizzata in pietra e marmo con un ricercato stile Neostrutturalista. “Ragazza del mercato” è un dipinto del 1952, il cui autore Mario Mafai è stato un importante esponente della corrente neorealista del dopoguerra. “Attrezzi di campagna” è un dipinto di Giuseppe Zigaina del 1953, uno dei più importanti pittori italiani del ‘900, vicino al Movimento Neorealista di Guttuso. Un posto tutto suo nel panorama artistico italiano del Novecento per i suoi sorprendenti cambiamenti, è occupato da Felice Canonico di cui è possibile ammirare “Fratelli pescatori” dipinto del 1953. “Collage” è un dipinto a tempera e collage del 1964 di Toti Scialoja uno dei più importanti esponenti dell’Arte Astratta Italiana negli anni ’50. La caratteristica dell’opera consiste nella sequenza di bande verticali stese su frammenti di quotidiani incollati su lamierino. “Autumn in lake” opera realizzata da Howard Hodgkin artista londinese, tra il 1985 e il 1987. E’ olio su tavola caratterizzato dalla sensualità del colore e dal ruolo dato alla cornice che diventa parte integrante dell’opera.
Tra i capolavori esposti troviamo uno dei celebri “Concetti spaziali” del 1956 di Lucio Fontana teorico dell’evoluzione dell’arte alla ricerca della “dimensione oltre il disegno” e della “profondità oltre lo spazio”. Il dipinto appartiene al Ciclo delle Pietre in cui l’artista tenta di rappresentare la sensibilità ed il vitalismo inventivo dell’uomo comtemporaneo. Un omaggio all’arte e alla libertà dell’espressione artistica è il dipinto “La Regola” del 1968 di Corrado Cagli, cui l’effetto virtuale della carta piegata è relativo soltanto all’effetto del gesto. Mario Calandri è considerato uno dei più grandi incisori e pittori del XX sec. La sua opera “Conchiglie” del 1985 è un olio su tela in cui sono raffigurati gusci di conchiglie sullo sfondo di una parete dall’intonaco rovinato. Giuseppe Santomaso è un artista veneziano che ha avuto esperienze artistiche passando dal Cubismo al Surrealismo e all’Astrattismo. La sua opera “Quasi allegro” del 1987 è un polimaterico su tela i cui materiali utilizzati sono “collage” e “pietra lavica” come a ricordare i muri veneziani. Alfredo Santoro è un artista messinese che ha tratto ispirazione dagli espressionisti tedeschi. Nei suoi dipinti egli trasferisce su tela la distorsione della realtà in maniera fantastica al limite del fanciullesco. “Pesca Notturna” realizzato nel 1991 è un olio e acrilico su tela in cui è raffigurato un paesaggio marino. Gianni Dova è uno dei più importanti esponenti dello Spazialismo. “Cespugli” del 1978 è un olio a tempera su tela, appartiene ai “Paesaggi della Coscienza”; la tela è caratterizzata da una “immediatezza gestuale del colore”. Proseguendo troviamo l’antologica del russo Alexander Liberman presente nelle collezioni pubbliche più importanti del mondo e autore della grande tela “VRATA VII” un polimaterico su tela in cui sono concentrate le varie esperienze formative dell’artista che và dal costruttivismo architettonico, allo studio del colore dell’espressionismo astratto, all’uso sperimentale del collage e del polimaterico, concepito con la sovrapposizione della tela e del cellophane. Franco Angeli è un esponente della pop art; in “Half Dollar” del 1966 egli utilizza la tecnica mista su tela . In esso intende denunciare e condannare il consumismo e il capitalismo americano; in esso è raffigurata l’aquila e il dollaro, dipinti su garza, utilizzando la tecnica dello sgocciolamento a significare l’ambiguità dei falsi idoli. “Viaggio a Mosca” del 1988 appartiene a Mimmo Rotella, artista internazionale e rappresentante della pop art e del “Nouveaux Realism”, che rappresenta il lungo percorso artistico dell’autore. Il suo stile riguarda interventi pittorici sui manifesti lacerati con la tecnica del decollage applicati su supporto metallico. Di notevole importanza è il dipinto di Salvatore De Pasquale “La tortorella”. Il ritratto è caratterizzato dalla posa della ragazza, dallo sguardo malinconico e posta di spalle con il volto ruotato e il profilo marcato del contorno. Il suo stile si rifà al filone del “Realismo Magico” degli anni venti sostenuto da Massimo Bontempelli.
Un grande esponente dell’arte italiana contemporanea degli anni ’50 è Giuseppe Migneco le cui opere si inseriscono nel realismo sociale influenzato dal Muralismo Messicano. “Paesaggio a Castelmola” del 1951 è un olio su tela in cui è raffigurato un paesaggio di Castelmola. “Ballo di contadini” del 1953, olio su tela, raffigura una festa contadina che sembra rifarsi alla pittura messicana. Fiore all’occhiello della Galleria è “Il picconiere” del 1950 di Renato Guttuso artista siciliano. Sono anni in cui l’artista aderisce al post-cubismo usando un realismo moderno e popolare fortemente legato alla realtà quotidiana. La figura del “picconiere” posta in primo piano dà l’idea del peso del duro lavoro e della fatica fisica. Giulio D’Anna è uno dei più importanti esponenti del Futurismo a Messina. Fu ossessionato nel corso della vita dalle figure femminili, ossessione che ha influenzato tutta la sua produzione pittorica. Nel dipinto “Donna a mezzobusto” i toni sfumati che rendono i contorni poco definiti fanno sì che la figura di donna appaia evanescente quasi come a dissolversi da un momento all’altro. Di notevole importanza è il dipinto “Figura con il cappello” (recto) e “Figura distesa su un fianco” (verso) di Carlo Corsi, tempera su cartone. E’ un’opera inedita realizzata in due tempi abbastanza distanti tra loro dopo che su di esso è stata effettuata una attenta analisi fatta sulle due facce del cartone di supporto. “Figura femminile con il cappello” sembra appartenere alla serie dei ritratti della moglie, riconoscibile dalla fisionomia, databile tra il 1937 e il 1952, presupponendo il curioso e insolito utilizzo di un vecchio cartone usato trent’anni prima. “Roma e il fulmine” è un olio su tela di Carlo Levi esponente del post-impressionismo, espressionismo e realismo visionario in cui viene raffigurata una insolita veduta dei tetti di Roma con il cielo scuro e una saetta al centro. Francesco Trombadori, artista siracusano di forte valenza poetica , con “Marina di Siracusa” dal 1953 vince il “Premio Antonello” dedicato al tema del paesaggio siciliano. In esso sono concentrate le sue esperienze del Divisionismo e del Neoclassicismo. “Ragazza con il libro” realizzato dall’artista novarese Felice Casorati tra il 1909 e il 1910 è un olio su tela. Egli è insofferente al paesaggio, ai paesi ridenti e pittoreschi, preferisce, come scenario, i salotti e le figure femminili privilegiando la “posa” che trasmette equilibrio tra la naturalezza e il suo contrario. “Superfici lunari” è un’opera di Giulio Turcato artista mantovano, realizzato nel 1967 e appartenente al ciclo delle “Superfici Lunari”. Nell’immaginario dell’artista rappresenta la conquista della luna con un atterraggio morbido su un supporto insolito come la gommapiuma. “Untitled” del 1988 è di Victor Pasmore, artista inglese, proveniente da una ricca collezione londinese. Il dipinto è realizzato su una lunga tela di sacco, in cui l’autore esprime la sua immaginazione poetica con bolle di colore verde. <BACK - LA COLLEZIONE