Presentazione del nuovo romanzo di Cesare Giorgianni
La Città Metropolitana di Messina ospiterà martedì 29 ottobre, alle ore 17 presso i locali di Via XXIV Maggio della GAMeC Lucio Barbera, la presentazione del terzo romanzo di Cesare Giorgianni “Il Rifugio della Morte” (Armando Siciliano Editore), dopo “Baracche e schiavitù nell’Europa del XX secolo” (2015) e “Morte a Taormina” (2016).
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Metropolitano, dott. Cateno De Luca e della dott.ssa Anna Maria Tripodo, Dirigente della V Direzione, introdurrà i lavori la dott.ssa Angela Pipitò, direttrice della Galleria d'Arte. Seguiranno gli interventi del giornalista Cesare Giorgianni e dell'editore Armando Siciliano. Il giornalista messinese, oggi in pensione, nella sua carriera ha lavorato per il quotidiano “La Sicilia” dal 1989 sino alla fine del 2017, in passato ha anche redatto servizi per l’emittente televisiva regionale “Antenna Sicilia-Teletna” ed è stato Direttore responsabile del settimanale peloritano “Il Soldo” (1987-1988). Dal 2018 collabora con la testata online Tempostretto.
“Il Rifugio della Morte” è il secondo giallo della serie ambientata nella provincia di Messina, in particolare nei centri della riviera ionica, nel quale si muove anche qualche personaggio già presente in “Morte a Taormina”. Un fil rouge che non comporta la necessaria lettura del romanzo precedente, essendo le due trame legate tra loro solo per la presenza di protagonisti “base”, come un cronista “d’assalto”, un capitano dei Carabinieri ed anche di un clochard, dal cui assassinio si dipana il racconto, illustrato, come nel caso precedente, con il piacevole ausilio di tante rare cartoline d’epoca, autentiche “chicche” culturali, tratte dalla collezione privata dello stesso autore. Cartoline e foto d'epoca, che oltre ad accompagnare i testi, contribuiscono alla riscoperta della storia e dell'identità del nostro territorio.
“Il rifugio della morte” si sviluppa, con riferimenti a temi di grande attualità, tra suggestivi e caratteristici angoli, più o meno conosciuti, dei paesi del comprensorio che va da Taormina a Scaletta Zanclea, passando soprattutto per Letojanni, Giardini Naxos, Fiumedinisi ed altri centri. Centri, questi, “familiari” all’autore, per l’attenzione giornalistica quotidiana prestata in circa tre decenni di lavoro in redazione. Un altro “caso” di fantasia, quindi, nel quale il giornalista ha voluto cimentarsi, dopo “Morte a Taormina” e il positivo esordio di “Baracche e schiavitù nell’Europa del XX secolo” che invece è storia vera dedicata al padre Alfredo, prigioniero dei nazisti in Germania, durante la Seconda Guerra Mondiale, in un campo di concentramento del Terzo Reich.
Data ultima revisione: 29 ottobre 2019