Maggio dei Libri 2019 - GAMeC Lucio Barbera, 10 maggio, ore 17.00
Continua “Il Maggio dei Libri” la campagna cui ha aderito anche la Città Metropolitana di Messina con un ricco calendario di incontri presso la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”.
Il secondo evento organizzato dal Servizio Cultura e dalla Biblioteca G. Pascoli della V Direzione, in collaborazione con Naxos Legge, avrà luogo venerdì 10 maggio, alle ore 17,00 e riguarderà la presentazione del volume dal titolo “Parole Prigioniere. I graffiti delle carceri del Santo Uffizio di Palermo” a cura di Giovanna Fiume, docente dell'Università degli Studi di Palermo e di Mercedes Garcia-Arenal. All'incontro, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Metropolitano, dott. Cateno De Luca, interverrà la dott.ssa Anna Maria Tripodo, dirigente della V Direzione e la dott.ssa Angela Pipitò, direttrice della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea “L.Barbera”. Relazioneranno il prof. Andrea Romano, docente all'Università di Messina, la prof.ssa Giovanna Fiume, curatrice e coautrice del libro e la dott.ssa Valeria la Motta, coautrice. Coordinerà l'incontro la prof.ssa Fulvia Toscano, direttore artistico di Naxos Legge.
Il volume, pubblicato dalla Casa editrice Istituto Poligrafico Europeo, presenta, con l'ausilio di un dettagliato dossier fotografico, gli studi condotti sui graffiti, i disegni e le iscrizioni delle carceri segrete del Santo Uffizio spagnolo in Sicilia, collocati all'interno del complesso monumentale dello Steri. Riscoperti e studiati nei primi anni del Novecento da Giuseppe Pitrè, graffiti, disegni e iscrizioni delle carceri segrete del Santo Uffizio spagnolo in Sicilia rappresentano un unicum nel loro genere e una fonte storica straordinaria e di grande interesse. SCHEDA: Riscoperti e studiati nei primi anni del Novecento da Giuseppe Pitrè, graffiti, disegni e iscrizioni delle carceri segrete del Santo Uffizio spagnolo in Sicilia, collocati all'interno del complesso monumentale dello Steri, rappresentano un unicum nel loro genere e una fonte storica straordinaria e imprevista. Le immagini sacre, le preghiere e le citazioni di salmi e testi biblici costituiscono un vero e proprio inventario delle devozioni di età moderna nel XVII secolo. La flotta schierata nella battaglia di Lepanto ci parla di uomini in movimento tra luoghi geografici di cui attraversano frontiere politiche, linguistiche, religiose. Abbondano le scritte in siciliano, latino, italiano, inglese, ebraico, preghiere, citazioni di testi biblici e di salmi, notazioni sulla vita in carcere, composizioni poetiche in siciliano o italiano. Soprattutto sulle pareti del carcere si leggono nomi e cognomi, accompagnati spesso da una data: essi ci consentono di risalire alle storie giudiziarie degli autori, conservate negli archivi madrileni, aiutandoci a contestualizzare e decodificare le "urla senza suono" dei reclusi per cause di fede. Con un dossier di 65 fotografie a colori delle carceri.
Data ultima revisione: 10 maggio 2019