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MUSEO FONDAZIONE FAMIGLIA PICCOLO DI CALANOVELLA

Proprietà della famiglia nobiliare dei Calanovella comprendente la villa, gli arredi e ricche collezioni d’arte e di botanica.Voluto direttamente, per lascito testamentario, da Lucio, Agata Giovanna e Casimiro Piccolo, sorge in una raffinata ed elegante villa, fine '800, che si erge al Km. 109 della Statale per Palermo, in contrada Vina. Qui si conservano i ricordi artistici ed umani di questa nobile famiglia palermitana, stabilitasi a Capo d'Orlando sul finire degli anni '30.La particolare amicizia, oltre che parentela, che legava Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de "Il Gattopardo" con i Piccolo (Lucio, cavaliere e poeta, riconosciuto prima della sua morte nel 1969 poeta di statura europea, Agata Giovanna, appassionata e studiosa di botanica, Casimiro, il barone, pittore, fotografo e spiritista) portò il "principe" gattopardesco a soggiornare spesso a Capo d'Orlando e qui, a Villa Piccolo, scrisse buona parte del suo capolavoro.Nel museo-fondazione si conservano quadri, fotografie, acquarelli, ceramiche, armi antiche che testimoniano la belle époque nebroidea. Visitando il museo è d'obbligo la passeggiata nel parco, dove tra rarità arboree e piante rare mediterranee c'è da visitare il "cimitero dei cani", uno tra i pochi esistenti al mondo.

Il museo e la biblioteca

Le stanza che compongono il Museo di Villa Piccolo vedono concentrare in ciascun ambiente gli oggetti cari e per certo verso identificativi dei personaggi che ricordano, così la stanza del poeta Lucio raccoglie le sue foto e le prime stampe delle sue poesie, incorniciate, insieme ad oggetti cari e, a suo dire, carichi di valenza ispiratrice del passato, la stanza di Casimiro ha le sue foto e i suoi apparecchi fotografici, insieme a tavolozze, acquarelli e pensieri che sembrano fondersi fino a ridefinire i contorni del valore stesso del tratto, la stanza di Agata Giovanna, con i suoi candelabri rosa e i suoi ricami, offre al visitatore la vista di una copia, certamente rara, della sua unica pubblicazione sullo studio della Puya Berteroniana, unico esemplare in Europa presente e vegeto a Villa Piccolo, mentre i passi e le anticamere sono tappezzate di foto e dipinti, oggetti e ricordi, come se lo spazio si volesse e potesse comprimere ed espandere a piacimento e a guisa dell’interesse e della fretta del visitatore, accogliendolo quanto basta; anche la stanza dedicata a Tomasi ne ricorda il carattere ancora percepibile negli arazzi e nelle pagine vergate a mano, ma, dove la presenza e la memoria degli abitanti della villa sembra assumere un valore discorsivo, sommessamente inquietante, è nell’asse che costeggia il giardino del belvedere sulla Piana: il forziere da viaggio nel soggiorno, il piano a coda con i vecchi spartiti legati da un nastrino e i cammei nel salone e i libri nella stanza adibita a biblioteca.

La biblioteca, addobbata nella vecchia sala da pranzo, nello spazio quindi ritualmente frequentato dai Piccolo nei momenti comuni contiene, in ben ordinati scaffali, il materiale di studio di ciascuno dei tre, o, almeno, quello che se ne è potuto salvare dalle ingiurie del tempo e dell’incuria; i tomi archiviati sono poco meno di 2400 ed altri sono in fase di restauro; una lista completa è in via di stampa, ma giova qui almeno dare un’idea del patrimonio contenuto tra le scansie, mentre lo sguardo gira appena interrotto nella sua panoramica da un orologio antico, da una pianola da viaggio, da una panoplia di armi di varia epoche, tra cui un archibugio, e ceramiche antiche e quadri mentre campeggia al centro una scrivania sgombra e seriosa ad ammonire chi passa al rispetto e al silenzio : “l’io trascendentale” di Barlé, “Mistici e maghi del Tibet” di David-Neel, “Poesia e non poesia” di Croce, “Dialoghi” di Platone, “La monadologia” di Leibniz, “Del senso delle cose e della magia” di Campanella, “Essere e tempo” di Heidegger, “La Phenomenologie de l’esprit” Hegel, “Uomini 22 e città3”di Prezzolini, “Paradossi” di Nordeau, “Raccolta di tutti i sovrani decreti di Sicilia”, Enciclopedia Britannica” the University of Chicago, libri di Fogazzaro, De Amicis, Deledda e D’annunzio in copie dell’epoca, alcuni anni iella raccolta completa di Scienze e Vita, tutte le opere di A. Dumas, annate dal 1949 al 54 di Psychic News, dal 1949 al ’60 di Luce e Ombra, tutti gli scrittori del ‘900 dai più conosciuti ai meno emergenti frutto della gara tra Lucio e Tomasi fra chi era in grado di scoprire per prima i nuovi talenti e le avanguardie del pensiero in Europa, insieme alle enciclopedia di arte culinaria e le riviste di moda d’oltralpe di Agata Giovanna, Pirandello, Vittoriani, Sciascia, Verga ovviamente, insieme a Bufalino e Dalla Chiesa, con Byron, Wilde, Shakespeare, Dostoievski e Beaumarchais, Moravia, Balzac, Calvino, Kafka, Tasso, Carducci e La Fontaine, Borges e Casanova, Giusti e Goethe, Pizzuto e Leopardi, Papini e Villari, Depardieu e Forster, Malpiero e Guerrazzi, Stenda, Maupassant, Flaubert e C. G. Jung, Hugo e Della Casa, Boiardo ed Aristofane, Sallustio ed Evola, Fenelon e La Fitte, e ovviamente i libri di Lucio Piccolo … e fra tante preziosità è nascosta una chicca da amatori : il libro dei soci del Bellini … ma ci auguriamo al più presto di potervi fornire un elenco completo delle opere restaurate e presenti in libreria e delle opere in fase di restauro.

Come raggiungere il Museo:

Aeroporti: Palermo, Catania ,Reggio Calabria

Treno: Stazione di CAPO D’ORLANDO:

Autostrada: A20 Messina - Palermo, uscita  CAPO D’ORLANDO STRADA STATALE 113 KM Strada Statale 113, km 109, a: Capo D’Orlando (Me) - Sicilia (Italia)

Contatti per prenotazioni: Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella - SS.113 Km109 Capo d'Orlando

 Segreteria 0941 957029 - 335 6661319 - 331.4924743

 sito web: capodorlando.comune.digital/italiano/c/0/i/9879839/villa-piccolo

sito web : www.fondazionepiccolo.it