Museo Antiquarium Badia

Il Museo ospita splendidi mosaici d'epoca romana, appartenenti ad una villa scoperta durante lavori agricoli nel 1912. Il percorso è organizzato in due sale, dedicate una all'area urbana l'altra alle necropoli. Tra i reperti di maggior pregio si segnalano alcuni pezzi scultorei,come la statua dedicata a Cerere da un ricco liberto (II-III secolo) dopo aver ottenuto la carica di sevir augustalis, rinvenuta nell'agorà. Un altro importante pezzo della collezione è rappresentato da una statua di figura maschile; il personaggio rappresentato nella scultura indossa tunica e toga, secondo un tipo canonico per le statue onorarie maschili. Il lapidario annovera numerose iscrizioni pubbliche e onorarie, sia greche sia, soprattutto, latine; particolarmente interessanti quella che celebra la battaglia navale combattuta da Alesa e dalle città vicine nel II-I secolo a.C. e la dedica in onore di un parente di Apollodoro Lapirone, ricchissimo alesino ricordato nelle Verrine da Cicerone.

 L’ edificio, sito nel Comune di Tusa, in via Monastero, è noto con il nome di “batia” o “cuoppu”, poiché il monastero delle suore benedettine era un’abbazia. La struttura fu edificata nella seconda metà del XVI sec. d.C. Nella facciata predomina il portale di ingresso lavorato in pietra e sormontato dal bassorilievo raffigurante la Madonna di Loreto e da tre ordini di finestre. La chiesa, ad unica navata, ha pianta rettangolare con volta a botte nettata. Esistevano tre altari con decorazioni in stucco e opere d’arte oggi non più visibili; la chiesa nel 1892 fu definitivamente chiusa al culto e successivamente sconsacrata. Nel 1931 fu destinata ad altri usi tra i quali quello di sala per manifestazioni teatrali. Nel 2001, in seguito al restauro, è stato allestito l’antiquarium.

tel. 0941 369023

Sito web: https://www.museionline.info/musei/antiquarium-badia

 

Fiumara D'Arte

Poco distante,dove una volta scorreva il fiume Tusa, tra i monti Nebrodi, si snoda adesso un meraviglioso itinerario, Fiumara d’arte, un progetto nato con l’intento di valorizzare il territorio e permettere a tutti di riscoprire questi angoli siciliani restati sconosciuti e poco visitati. Partendo da Santo Stefano di Camastra si segue il litorale e man mano ci si inoltra nell’entroterra. Tante le opere dell’uomo e della natura che si susseguono fondendosi l’una nell’altra e facendosi ammirare ad ogni sguardo. Si tratta di una sorta di museo a cielo aperto di scultura contemporanea che ha visto e vede impegnati artisti sia italiani che stranieri. L'idea di Fiumara d'Arte nasce nel 1982 quando, gravato di responsabilità e scosso dalla perdita del padre, Antonio Presti, già collezionista di opere d’arte contemporanea, pensa di dedicare un monumento alla memoria del padre e si rivolge allo scultore Pietro Consagra. Procedendo su un piccolo ponte che segna il passaggio del fiume Tusa si ammira, nel mezzo del letto quasi sempre asciutto, la seconda opera: “La materia poteva non esserci”  di Pietro Consagra appunto, una linea complessa che si sviluppa su due piani, uno bianco ed uno nero. Una grande scultura frontale a due elementi, addossati, paralleli e distinti nei colori bianco e nero, in un delicato equilibrio di pieni e vuoti. Alta 18 metri, è stata realizzata in cemento armato in un contrapposto cromatico, che più delle altre, testimonia il rapporto uomo-ambiente attraverso la razionalità della sua concezione e la leggerezza con cui il cemento armato si fa forma bidimensionale e percorribile. L'opera ci invita a passarci in mezzo, quasi a varcare una porta che porti in un altro tempo che fu quello passato, arcaico. Ci si accorge allora dell'immensità del cielo, sotto il quale la storia scorre da tempo immemorabile: un paravento o un diaframma posto tra la realtà immaginaria. 

Sito Web: http://www.siciliafotografica.it/homesic/index.php/ct-menu1-item3/264-la-villa-romana-di-san-biagio