Museo Interdisciplinare Regionale di Messina

 Viene inaugurato ufficialmente il 17 giugno 2017, alla presenza di autorità politiche e religiose, il MuMe, Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, uno dei più grandi musei dell’Italia meridionale. Una collezione splendida che raccoglie tutte le opere d’arte salvate dal tragico terremoto del 1908 che, distrusse completamente la città di Messina. Centinaia di reperti architettonici e opere d’arte di chiese ed edifici storici distrutti e faticosamente strappati dai detriti che fino ad oggi sono stati conservati, sparsi per la città tra magazzini e depositi, e che ora sono stati finalmente riuniti in un unico spazio. L’edificio tanto atteso, che sorge all’interno del grande parco museale dell’antica Zancle, tra i più grandi del Sud Italia con i suoi 17mila mq, ospita una collezione trasversale con opere dall’XI secolo fino ai primi anni del Novecento. Nei suoi 4700 mq, il MuMe ospita circa 750 lavori distribuiti sui due livelli che si snodano attraverso i settori medievale, moderno, la sezione archeologica e le aree esterne. Fiore all’occhiello del percorso espositivo sono la Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei Pastori, due grandi tele dipinte da Caravaggio durante il suo soggiorno in Sicilia e alcune opere di Antonello da Messina, come il Polittico di San Gregorio e la tavoletta bifronte acquistata nel 2006 da Christie’s. Dopo l’anteprima del dicembre 2016, con la consegna della sezione archeologica e dell’Ala Nord, per un totale di 2.200 mq di superficie espositiva, vengono finalmente consegnati i restanti 2500 mq di allestimenti. Un area ampissima, tra interni ed esterni,adeguata alla quantità di reperti che rende questo museo non solo un contenitore d’arte, piuttosto un autentico luogo d’identità ritrovata, uno spazio museale di respiro europeo. Inoltre negli oltre 5000 mq dell’area verde esterna, un vero e proprio museo all’aperto, decine sono i reperti architettonici recuperati e poi ricomposti, a dispetto di due terremoti (1783 e 1908) e due conflitti mondiali (vedi il Portale rimontato che proviene dalla chiesa di san Giovanni Battista, distrutta nel 1908).

Info: indirizzo/address viale della Libertà, 465

tel. 090 361292 - polomuseale.me@regione.sicilia.it; urpmuseome@regione.sicilia.it

Sito web: https://mume.in/visit-mume/

 

Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea

 “Lucio Barbera”

La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea  ”Lucio Barbera”,  dedicata al critico d’arte messinese, è stata inaugurata nel 1998, con sede nell’ex falegnameria della Provincia Regionale di Messina, oggi Città Metropolitana. La Galleria Lucio Barbera espone la propria collezione, composta da opere di diverse correnti artistiche, quali l’Arte Povera e la Pop Art, da alcuni esempi di Astrattismo e da testimonianze di percorsi artistici individuali, selezionati tra i maggiori autori del Novecento italiano e internazionale. Una sezione della raccolta è dedicata agli artisti contemporanei messinesi che hanno fatto conoscere il linguaggio artistico locale in Italia e all’estero.

All’interno della Galleria un ampio spazio è dedicato al poeta Salvatore Quasimodo , con un archivio e con una Mostra permanente a lui dedicata, il quale, nato a Modica, si è diplomato a Messina presso l’Istituto Tecnico A.M.Jaci. La Mostra intitolata “La vita non è un Sogno” comprende una raccolta di fotografie, manoscritti e lettere del poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1959. La raccolta comprende inoltre spartiti musicali ispirati a liriche del poeta. Testimonianze esemplari esposte nella mostra: la medaglia di bronzo dorato del Nobel, una medaglia di bronzo, diverse fotografie dell’avvenimento e alcuni telegrammi di felicitazioni per il poeta tra cui quello più caro del soave amico di Vento a Tindari  Salvatore Pugliatti che gli fu sempre vicino.

Sito web: http://turismoecultura.cittametropolitana.me.it/

Indirizzo: Città Metropolitana - Palazzo degli Uffici  - Via XXIV Maggio, 98122 Messina ME

 

 

MUSEO PROVINCIALE “MESSINA NEL 900”

Grazie a un restauro iniziato nel 2013 e completato nel 2015, l’ex ricovero-bunker Cappellini è stato di nuovo reso fruibile alla cittadinanza e ai visitatori. Nel ricovero restaurato è stato realizzato il Museo “Messina nel ‘900”, nei suoi ampi spazi è possibile, attraverso le ambientazioni appositamente allestite, rivivere gli eventi del Novecento messinese, con un ricco apparato esplicativo, arricchito da iconografie e atti pubblici, quotidiani e riviste, manifesti, uniformi, armi, oggetti e musiche della vita quotidiana. Il Museo “Messina nel ‘900” racconta al visitatore la storia recente, quella cioè degli ultimi cento anni con l’obiettivo di non disperdere il patrimonio storico e culturale tangibile, attraverso la sinergia con istituzioni pubbliche, a cominciare dall’Assessorato Regionale alla Cultura e alla Identità Siciliana, la Soprintendenza per i Beni Culturali di Messina, così come con il sostegno e l’interesse di una fitta rete di collezionisti privati e importanti associazioni non soltanto locali. Il Museo è ubicato nel centro della città, sul viale Boccetta, in prossimità dello svincolo autostradale, Ricavato grazie al recupero dei locali dell'ex “Ricovero Bunker antiaereo Cappellini”.

 

 

Forte Cavalli Museo Storico

Forte Cavalli Faceva parte del sistema di fortificazione denominato Forti Umbertini. Inizialmente conosciuto come Batteria Gallo dal Monte in sui si trova, successivamente la Batteria fu intitolata al gen. Giovanni Cavalli. All’interno si trova la mostra delle “Fortificazioni permanenti dello stretto” è il più grande cannone d’Italia. Forte Cavalli è sede del “Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina”, realizzato con la collaborazione della Fondazione Bonino-Pulejo  ed il contributo dell’Assessorato Cultura Turismo e Spettacolo del Comune di Messina e inaugurato l’11 maggio 2003.Il percorso del Museo, partendo dagli importanti studi balistici del generale Giovanni Cavalli, inventore della rigatura dei cannoni, attraverso le sale del forte, racconta la storia della difesa dello Stretto dal periodo post-unitario alla II Guerra Mondiale mediante tavole iconografiche e oggetti appartenenti alla struttura. Il Museo offre l’occasione di conoscere un pezzo di storia dimenticata della città di Messina e i giovani, in particolare, hanno l’occasione di “toccare con mano” la Storia studiata sui libri, attraverso i filmati dell’Istituto Luce, le bombe d’aereo cadute sulla città e le carte annonarie necessarie a ricevere pane e minestra durante il II Conflitto Mondiale. (Fonte sito del Museo).

UBICAZIONE: Monte Gallo a Larderia
DATAZIONE: XIX  SEC.

   Per informazioni: info@fortecavalli.it    sito web: http://www.fortecavalli.it/museo.php

 

 

Museo dell’Opera del Duomo

Inaugurato in occasione del Giubileo del 2000, il Museo dell’Opera del Duomo di Messina conserva oltre quattrocento opere databili dal XII al XX secolo facenti parte dell’arredo liturgico della Cattedrale, frutto dell’ingegno degli argentieri e orafi messinesi e testimonianza della devozione verso la Madonna della Lettera, patrona della città. Ordinato in quattro sale, il Tesoro del Duomo ha uno spazio espositivo di circa 300 m2  distribuito su due livelli, accoglie oltre 400 opere tra calici, ostensori, candelabri, paliotti d'altare, pissidi, vasi reliquiari, pianete, tunicelle, mitre, turiboli, teche ecc..

 

Tipologia Museo:

Tesoro ecclesiastico

Categoria

Proprietà ecclesiastica

Indirizzo

Piazza Duomo – 98122   Numeri telefonici 090 675175

Sito web:  http://www.torrese.it/tesoro_duomo.htm

 

 

Museo zoologico Cambrìa

La Collezione faunistica presente all’interno del Museo Storico Scientifico del Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali, apparteneva al Grand’Ufficiale Francesco Cambria, di Barcellona P.G. e fu donato all’Università di Messina dal fratello Generale Angelo il 6 Gennaio 1931, per espressa volontà del congiunto. Dopo alcuni anni, la  collezione  fu sistemata nei locali annessi all’Istituto di Zoologia. In seguito il Prof. Arturo Bolognari, Direttore dell’Istituto, diede una migliore collocazione espositiva facendo acquisire al Museo Zoologico Cambria, dal 1964 al 1981, una più articolata funzione didattica che venne altresì valorizzata dalle numerose visite da parte di studenti e ricercatori. Nel 1982, sotto la direzione del Prof. Sebastiano Genovese, il Museo Zoologico venne annesso al Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia Marina, e nel 1985 fu trasferito nell’attuale sede di Papardo.

Di notevole interesse naturalistico, vi si possono ammirare ricche collezioni di vertebrati, insetti e molluschi, con particolare riferimento alla fauna dello Stretto di Messina

indirizzo:Salita Sperone, 31

CAP: 98166
Provincia: ME
Regione: Sicilia
Telefono: 090 392721/2
Fax: 090 393409

 sito web: https://www.unime.it/it/dipartimenti/chibiofaram/museo-zoologico-cambria

 

Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani

Gesso

Il Museo, attraverso una collezione unica nel suo genere, ricostruisce la lunga storia dello strumentario musicale popolare, ordinato secondo le famiglie degli strumenti musicali:

gli aerofoni (flauti, clarinetti, zampogne);

 i cordofoni (mandolini, chitarre, violini);

 membranofoni (tamburi, tamburelli) e gli idiofoni (scacciapensieri, traccole).

Con il supporto di un ricco apparato iconografico, di schede didattico-informative e di supporti video, il percorso espositivo evidenzia i caratteri tipici di ogni strumento, ovvero le occasioni d’uso, le funzioni cerimoniali ad esso correlate, le modalità di costruzione e le tecniche di accordatura.

Accanto agli oltre 350 strumenti musicali e da suono che fanno parte dell’originale collezione museale è possibile osservare anche oggetti agro-pastorali, quali utensili di lavoro, manufatti lignei d’uso quotidiano, costumi cerimoniali, che rappresentavano i segni di quella cultura materiale e di comunicazione interpersonale nella quale si collocavano i “produttori di suono”.

    sito web: http://www.museomusicapeloritani.it/

Indirizzo: Via Basiliani, villaggio, 98153 Gesso ME
Telefono: 338 856 5063
Provincia: Provincia di Messina