“Bluoltremare” alla Galleria “Lucio Barbera” la mostra di Alfredo Santoro
Molta affluenza di pubblico all'inaugurazione della mostra “Bluoltremare” di Alfredo Santoro, curata del Servizio Cultura della V Direzione della Città Metropolitana di Messina, che ha avuto luogo presso i locali della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera” dove la mostra è stata allestita. Ampi consensi tra i presenti, molti dei quali erano noti artisti messinesi. Dopo gli interventi della dirigente della V Direzione, avv. Anna Maria Tripodo e della Direttrice della Galleria d'Arte dott.ssa Angela Pipitò che hanno sottolineato l'importanza di aprire sempre più la Galleria a questi eventi culturali per farne un luogo di cultura sempre vivo che coinvolga la cittadinanza, ha preso la parola l'on. Paolo Piccione che, nel presentare la mostra, ha messo in risalto il percorso umano ed artistico di Santoro, partecipe delle vicende culturali cittadine sin dagli anni sessanta.
"Quelli di Santoro, ha scritto Lucio Barbera in una delle tante recensioni a lui dedicate, sono dipinti di memoria e di evocazione magica. Sulla tela non arriva mai la natura o la realtà ma, ad attelare sono soltanto emozioni, suggestioni , pure visioni. Tutto viene cercato e raccolto nei posti più disparati: nelle gocce del mare delle Eolie, nel pulviscolo dell'atmosfera e nella sabbia del deserto, nei ricordi e nelle sconfitte , nel rosseggiar di un tramonto e nell'annottamento della sera, nelle stanze di casa e nella storia dell'arte ma soprattutto nell'intimo della esperienza e della coscienza.
La mostra “Bluoltremare” è visitabile all'interno della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, dove già si trova in esposizione permanente “Pesca Notturna” (1991) un'opera dell'artista messinese, definito “pittore gentiluomo” e partecipe delle vicende culturali cittadine fin dagli anni '50. L'esposizione resterà aperta dal 4 al 18 luglio e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. Nell'esposizione, dipinti predominati dal colore blu profondo e intenso o nelle sue varie sfumature, dove fantastiche e surreali immagini di paesaggi marini notturni, profili di isole, tramonti, strane creature animali che emergono tra il cielo e il mare, si fondono in assoluta armonia.
"E', quella di Santoro - ha affermato il critico d'arte Lucio Barbera - una pittura onirica che, tuttavia, non si abbandona completamente all'inconscio e che, piuttosto, tenta l'azzardo oltre il visibile non per cancellare la razionalità cosciente, ma per liberare la potenzialità immaginativa della mente. I quadri di Santoro sono dipinti di memoria e di evocazione magica. La traccia evocativa prende spunto da elementi naturali (acqua, mare, erba, fiori, foglie, rocce, insetti, piante) e da pure invenzioni formali. Con essi, e grazie ad un segno libero da ogni condizionamento mimetico e riproduttivo, l'artista elabora un personale alfabeto che mette a profitto la pratica liberante dell'automatismo di Mirò, con i suoi elementi biomorfici, i condizionamenti delle forme organiche di Masson e delle opere astratte di Kandinsky, la fantasia agravitazionale di Chagall, il sognante lirismo di Klee”. Locandina