GIULIO TURCATO

(Mantova 1912 - Roma 1995). Artista che lascia una traccia indelebile sulla strada dell’Arte Moderna e Contemporanea con il suo individualismo e nomadismo interiore che lo portano ad una unicità di linguaggio in cui vige la forma-colore. Personaggio versatile, politicamente impegnato, viaggiatore e ricercatore, continuamente in evoluzione, evoluzione che trasferisce sulle tele con linguaggi nuovi, mescolando materiali inediti per la pittura.


SUPERFICI LUNARI

1967 - acrilici su gommapiuma, cm 40x100

E’ un’opera che nasce dall’esigenza dell’artista di concretizzare, in astratto, un evento significativo come lo “sbarco sulla luna”, opera che conclude il ciclo delle “superfici lunari” intrapreso nel 1964. Essa , nell’immaginario dell’artista, rappresenta la conquista sulla luna raffigurata su un insolito supporto qual’è la gommapiuma, immaginando un atterraggio morbido con un recupero del tonalismo veneziano atto a ricordare la formazione dell’artista avvenuta fra il 1925 e il 1933 nella città lagunare, una figura cosmica che si dibatte fra romanticismo e surrealismo. L’utilizzo di tecniche polimateriche (come quello della gommapiuma è al centro dell’indagine di opere esposte alla biennale del 1966) conferiscono all’artista un valore trasgressivo  che entra in conflitto con la linearità e i principi basilari della sua corrente politica negli anni contrastati del dopoguerra e nonostante i rapporti con gli artisti appartenenti alla corrente realista.Turcato pur appartenendo al Partito Comunista partecipa alla diatriba artistica scatenata dalla posizione di Togliatti. Entra a far parte del gruppo dei “Formalisti e Marxisti” dell’Art Club, firma il Manifesto della nuova secessione artistica italiana, fonda Forma I, assiste alla diaspora del Fronte Nuovo  delle Arti nel 1947 ed è uno degli “otto artisti” che perseguono l’ideale astratto concretista di Lionello Venturi negli anni 1952 – 1954 alimentato dai frequenti viaggi a Parigi e a Mosca. Negli anni sessanta dà ampio spazio alla sua vena lirica che si manifesta prevalentemente in questa opera acquisita dalla Provincia Regionale in occasione di una mostra organizzata presso l’Ente dalla Galleria d’Arte  “Il Grifone” con il patrocinio dell’Assessorato Beni Culturali e Ambientali insieme agli Enti Locali.             Scheda Catalogo


  Giulio Turcato - He was born in Mantova in 1912 and died in Rome in 1995. Artist who leaves an indeleble work on the road of Modern and Contemporary Art with its individualism and inner nomadism that led him to a unique form of language where there is the colour. Versatile character, politically engaged, traveler and researcher, continuously evolving evolution, which transfers to the canvas five new languages, mixing unusual materials for painting.

LUNAR SURFACE - 1967 - acrylic on foam rubber - Lunar Surface is a work painted in 1967, which was born from the artist to realize, in the abstract, a significant event as the “moon landing”, a work that ends the cycle of the  “Lunar surface” undertaken in 1964. This artist’s imagination, is the conquest of the moon depicted on an unusual support what the foam, imagining a soft landing with a recovery of tonality Venetian able to remember the artist’s training took place between 1925 and 1933 in the lagoon city, a cosmic figure who struggles between realism and surrealism. The utilization of the techniques of different materials(such as the foam that is at the center of the investigation of the works exhibited at the Biennale of 1966) give a value transgressive artist who comes into conflict with the linearity and the basic principles of its current politics in the years thwarted often the war and despite reports to the artists belonging to the current realist. He though belonging to the Comunist Party took part in the controvery triggered by the artistic positian of Togliatti. Join the group of “Formalist and Marxists” Art Club, signed “The Manifesto” of the new series of Italian Art, based Form I, attends the diaspore of the “New Front of the Art” in 1947 and is one of the “eight artists” pursuing the abstract ideal concretist Lionello Venturi in the years ’52 and ’54 fulled by frequent trips to Paris and Moscow. In the sixties gives ample space to his lyrical vein that occurs predominantly a buy this work by the Province on the occasion of an exhibition organized at the institution, the art Gallery “The Griphon” with the support of the Cultural Heritage and Environmental together with the local authorities.

 

 

 

Antonio Freiles

 

Felice Canonico


 


Giuseppe Mazzullo